Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/456

Da Wikisource.
442 della geografia di strabone

citata da questi ladroni sopra gl’Italiani raccontasi, ch’essendosi costoro impadroniti di un borgo e d’una città, non solamente uccisero tutti gli adulti, ma sì anche tutti i fanciulli maschi; e non contenti nè anche di ciò, ammazzarono tutte quelle donne incinte dalle quali i loro indovini affermavano che nascerebbero figliuoli di sesso maschile.

Dopo costoro vengono quelli che stanno presso al golfo Adriatico e nei paesi vicini ad Aquileja, e sono alcuni dei Norici ed i Carni; ai primi dei quali appartengono anche i Taurisci. Tiberio e Druso suo fratello in una sola state fecero cessare tutti questi popoli dalle frequenti loro scorrerie; laonde già volge il trentesimo terzo anno da che stando in pace, pagano il tributo ad essi ordinato. Lungo poi tutto quanto il dosso delle Alpi si trovano alcuni rialti di terra acconcissimi ad essere coltivati, e vallee di buonissima pastura. Il più di que’ monti per altro, principalmente verso le sommità, dove appunto solevano abitare i ladroni già detti, è terreno aspro e infecondo, tanto a cagione delle ghiacciaie che vi si fanno, quanto per la propria natura del suolo. Per la mancanza dei viveri e di tutte le altre cose la perdonarono que’ ladroni talvolta a coloro che abitavano nelle pianure per avere da chi potessero trarre le cose necessarie; ed essi davano poi in cambio a costoro pece, resina, cera, mele, e cacio, delle quali cose tutte abbondavano. Sopra i Carni è il monte Appennino1

  1. Il Cluvier vorrebbe invece leggere Ἀλπιον e il Gossellin è di parere che questa variante sia buona.