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86 | della geografia di strabone |
cosa; e nella maggior parte[1] era composta d’uomini abitanti sotto le tende (sceniti): e piccola è quella che produce gli aromi, dalla quale poi il paese ha ricevuto quel soprannome; per essere quella merce rara presso di noi e perciò preziosa. E se al presente gli Arabi sono nell’abbondanza e arricchiscono n’è cagione l’assiduo e copioso commercio; ma allora non è probabile che così fosse. Col mezzo poi di questi aromi un mercatante o un guidator di cammelli avrebbe potuto arricchirsi: ma a Menelao bisognava invece o spogliare alcuni re e potenti od essere da loro presentato, trovando chi avesse che dargli, e volesse regalarlo per la sua celebrità e pel suo splendore. Ma gli Egizii invece e gli Etiopi e gli Arabi vicini non erano nè così pienamente poveri, nè così stranieri alla gloria degli Atridi, principalmente a cagione della ben riuscita guerra di Troia; sicchè Menelao poteva nutrire speranza del loro aiuto. Così troviamo detto della corazza di Agamennone:
. . . . . . . . . Una lorica al petto
Quindi si pon, che Cinira gli avea
Un dì mandata in ospital presente[2].
Oltre di ciò si vuol dire che il maggior tempo del viaggio fu consumato da Menelao ne’ paesi della Fenicia, della Siria, dell’Egitto, della Libia, nelle spiagge di Cipro, e in generale lungo la nostra costa marittimae le nostre isole[3]. Perocchè quinci egli poteva ritrarre