Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 3.djvu/175

Da Wikisource.

libro settimo 167

celtica schiatta solo alcun poco nell’eccesso della salvatichezza e della statura, come anche nel color biondo de’ capegli: ma nella figura, ne’ costumi e nella maniera del vivere sono somigliantissimi ai Celti, quali noi li abbiamo descritti1. Però a me sembra che giustamente i Romani abbiano posto loro tal nome, quasi a dinotare che sono legittimi Galati; chè il vocabolo Germani significa appunto legittimi nel linguaggio di Roma.

La prima parte di quella regione (della Germania) pertanto è lungo il Reno, cominciandosi da dove sorge fin dove mette foce nel mare: e quella è presso a poco la larghezza della Germania dalla parte occidentale. In quanto ai popoli di quel paese i Romani ne trasportarono alcuni nella Celtica; altri si trasferirono nelle parti più interne, come fecero i Marsi: pochi ne restano, e sono una porzione de’ Sicambri. A questi popoli abitanti lungo la riva del fiume, succedono le nazioni fra il Reno e l’Albi2. Quest’ultimo fiume devolvesi all’Oceano, attraversando uno spazio di paese non minore di quello che scorre il Reno a cui va quasi parallelo. E v’hanno fra que’ due anche alcuni altri fiumi navigabili (uno di questi è l’Amasia3 su cui Druso vinse in battaglia navale i Brutteri), i quali scorrono anch’essi dal mezzogiorno al settentrione ed all’Oceano: perciocchè il terreno della Germania dalla parte del mezzogiorno

  1. Lib. iv, c. 4.
  2. L’Elba.
  3. L’Ems.