Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 3.djvu/72

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64 della geografia di strabone

Marsii; e fra queste due sta la Via Latina la quale si unisce coll’Appia presso la città di Casilino distante diciannove stadii da Capua. Questa Via comincia dall’Appia, dalla quale si disgiunge inclinando a sinistra mentre è tuttora vicina a Roma; poi valica il monte Tosculano, fra la città di Tosculo ed il monte Albano, discende alla piccola città di Algido ed alla stazione di Pieta. Quindi le si unisce la Via Livia, la quale comincia dalla porta Esquilina d’onde muove anche la Via Prenestina: ma lasciando poi a mano manca così quella strada come il territorio Esquilino procede per più che cento venti stadii, e dopo essersi avvicinata all’antico Lavico, castello diroccato sopra un’altura, sel lascia a destra insieme con Tosculo, e finalmente a Pieta si confonde colla Via Latina, lontano da Roma duecento dieci stadii. Quinci innanzi, lungo la stessa Via Latina trovansi illustri abitazioni e città, Ferentino, Frusino, presso la quale scorre il fiume Cosa, e Fabrateria bagnata dal Trero1. Aquino è una grande città, lungo la quale scorre il Melpi, gran fiume; e Interamnio, che giace sul confluente dei due fiumi Liri e Casino, è anch’essa una città riguardevole, ed è l’ultima del Lazio. Perocchè Teano Sidicino che viene appresso, dal suo medesimo soprannome si fa conoscere appartenente ai Sidicini, i quali sono Osci e un avanzo della nazione dei Campani. Laonde meglio diremo che questa città appartiene alla Campaoia, ed è

  1. Clavier dice che Fabrateria (Falvaterra o Falvoterra) era situala sul Liri nominato ora Garigliano.