Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
8 |
punto non sentiva negli altri Pianeti: anzi combinati essi nel diretto, o inverso ordine loro, due a due, formavano grato concento.
§. III.
Tali, comunque stranissime, ma pur sublimi fantasie del Keplero eccitarono gli Astronomi a tentare, se mai rinvenir si potesse qualche legge, che regolasse le distanze in generale de' Pianeti dal Sole, per cui da quei, che si conoscono si potesse argomentare degli altri, che non ci sono noti ancora. Trovarono essi pertanto, che supposto un altro Pianeta fra Marte e Giove la distanza di ciascuno dal Sole, sarebbe uguale alla somma della distanza del primo, e della differenza delle distanze tra il primo e secondo moltiplicata pel numero 2, alzato alla potenza indicata dal numero dei Pianeti, cominciando a contare dal primo, meno due1. Secondo questa
- ↑ Le rispettive distanze dei Pianeti dal Sole (fatta