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Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/174

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-sime migi’azionì, ai cosi detti Pelasghi o Autoctoni pi-ogressivamente si sovrapposero, non già colle ragioui e i modi della conquista, ma piuttusto colla prevaleozB naturale del geaio e colla virtù irresistibile di UQ (lopolo più civile. I Pelasghi (ci narra Erodoto nel passo « urriferìLo} occupavano fìuo ab antico la regione ci/iatea, doventata poi aratea, del Peloponneso. Ci entrano un giorno gli Elleni della generazione di Xulo e di Ione. E che coiia fanno? Non uccidono già, né soggiogano, né bandiscono 1 primi abitatori del suolo; ma gli oscurano A un tratto si fattameote da dìspeiderne perfino il nome, ■■surDgandovi il proprio. Non è insomma un’opera di violenza e di distruzione la turo verso i primitivi Pelasglii, come sarebl,e accaduto con un pnpolo forestiero e nemico; al veramente di civile progresso, dì benefica trasformazione. E mostra che stesse veramente assai a cuore al nostro Storico di radicai’e bene neirsnimo dei suoi lettori questo carattere s|,ecialissimo del passaggio dall’era pelasgica all’ ellenica, nelle varie regioni della Grecia; al vedere come egli si esprime, anche nel Capo immediatamente seguente, intorno alla trasformazione l’ont’a dello Cicladi, e all’oscuramento progressivo del nome pelasgico dirimpetto alla luco crescente deWeolicismo.

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N. 15. Tpir|KÓvT6poi 6è Kol TtevTriKÓvTepoi, Kal KépKoupoi, koI iintoToiTÒ nXoìa dniKpà ouvcXGóvxa è(; tòv àpi9,»òv éqjóvt) TpiaxiXio i§ 971.

Alle tjià memionate triremi poi si ai/giuni/eva un conserto di navi minori, quali a trenta remi, quali a cinquanta remi; oltrt a un certo numero di srialuppe e di barche lunr/he per il trasporto dei ratalli: le quali tutte insieme sommavano credibilmente a tremila.

Erodoto ha voluto qui accuratamente e specificatamente distìnguere le diverse specie di legni destinati ai trasporti e alle altre bisogne dell’armata dalle vere e proprio navi da guerra, le quali col nome di triremi, unicamente e costantemente sì designavano. E le triremi possiamo rappresentarcelo come un pi^nterontoro triplicato, cioè, costrutte con tre ordini di banchi orizzontalmente disposti, e forniti di ci»iy«a)Wa remigatori per ogni banco; EsndVinjM’ por parte. I quali sommavano per conseguenza in tutto a rentofinquanla; setlantarinquc per parte.

Dicendoci poi Erodoto, nel luogo citato, che le navi minori dell’ armata persiana aggiungevano il numero di tremila; se le sommeremo insieme colle 1207 navi da guerra, ossia, colle 1207 triremi menzionate al Capo 89’, dovremo conchiudere che le forze marittime del re di Persia constavano, dunque, di 4207 legni.

N. 16. ’Aprcmoiiii; i,t-, Tf\(i ndXKJxa Siùna iroitOnai M rf)v ’£\\àha aTpaT£uoon^vr|i;, TuvaiKÓ;.... Qùòemni; io\)<jr\i oi dvaTKaini; l§ 99).