Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/192

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Milizie terrestri l,800,000

cosi distinte:

Fanti 1,700,000»

Cavalieri 8O,0O0«

Conduttori di carri e camelli 20,000’

otterremo subito la somma totale di 2,317,610 uomini, quale precisamente ce la dà Erodoto nel passo soprallegato.

Facendo poi un’altra addizione colle cifre somministrateci immediatamente appresso dal Nostro; e comprendenti le forze terrestri e marittime, raccolte da Serse nel paese di Tracia e nelle isole circostanti; si avrà una nuova risultante di 2,641,610. Duplichiamola (come vuole lo Storico), per comprenderci dentro anche la massa enorme di famuli e di conduttori delle barche frumeutarie che seguitavano U spedizione; e otterremo con tutta esattezza quella somma finale di 5,283,220, con cui Erodoto riassume e conclude, al Capo 186°, la sua enumerazione dello forze persiane.

Molto poi, com’ è naturale, si è disputato fra’ critici intorno alla maggiore o minore veridicità di Erodoto io tale proposito. E quelli che lo difendono, si appoggiano principalmenlo alla considerazione: che tutto quanto ci racconta Erodoto, in questo Libro delle sue Storie, non solamente rispetto al numero, ma alle qualità e particolarità più minute dell’esercito persiano; egli dovette principalmente ritrarlo dalla cognizione e dall’attenta lettura di quelle famose cronache. in cai gli scribi dei re di persia diligentemente segnavano tutti i fatti pili notevoli della storia nazionale, trasmettendoli in questo modo alla memoria dei posteri. Ma il dottissimo Grote; il quale fra le altre cose nega allo cronache degli scribi persiani il carattere e l’importanza che generalmente lor si attribuisce; dice e sostiene, insieme con altri, che Erodoto, con quelle sue enormi cifre a proposito dell’esercito e dell’armata di Serso, non fece (secondo ogni probabilità^ che ripetere una tradizione volgare; tradizione incredibile e favolosa, contradetta eziandio dalle testimonianze di Ctesia, di Eliano, di Cornelio Nepote.

I quali autori per altro (si noti bene) se contraddicono a Erodoto, nemmanco è vero che consonino fra di loro: e già sappiamo quanto sin raro il trovare accordo fra gli antichi rispetto ai numeri. Conchiudo, che In più vera e accettabile fra le opposte sentenze è forse quella del Gibbon; il quale acutamente osserva: che quando bene Erodoto aUiagesse le sue notizie intorno al numero dell’esercito e dell’armata persiana alle più pure e accreditate sorgenti, gli doveva però riuscire difficilissimo, e quasi impossibile, di non esagerare per qualche parte; atteso il molto interesse che avevano non meno i Persiani che i Greci (ognuno per i suoi propri fini) di dare agli appai-ati guen’eschi di Serse proporzioni tragrandi, meravigliose.

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