Tradirci sempre, ed a sedurci intenta
È con vano piacer? Se un cieco istinto
È costui, che s’arroga il nome sacro: 600Di coscienza l’che in seno a noi vaneggia,
E perchè la ragion con lui cospira,
Rigida a noi si rende, e sol per trarci
AI precipizio il suo splendor ci mostra?
Ah se l’uomo talor riman sul globo; 605Dalla virtù distrutto, e come mai
Altra vita, e miglior fia che non goda?
S e ncir urna si ptT.de, e se per P uomo
Principio e meta è questo suolo infido,
Perchè vive un istante, e il suo desio 610L’eternitade intera abbraccia e brama?
Perchè sempre il pensiere ora al passato,
Or volge all’avvenir? Che giova all’uomo
La prevision, che lo spaventa, e come
Utile è la ragion, se i mali suoi 615Lo rende atto a sentire? Ah perchè mai
0 mia figlia, o Filandro, o cara Elisa,
Provar dell’amistade i dolci frutti,
1 tormenti soffrir, se un solo istante
Gli amici, e l’amistà porta, ed invola? 620Perchè ogni mal sotto il mentito aspetto
D’unpiacer si presenta, e perchè l’uorap
Della felicita sen corre in traccia,.
Se certo egli è che la ricerca in vano?
Forse tende il creato al nulla? E l’uomo» 625Vittima de* suoi pregi, una, più trista.,
Sorte dovrà soffrir? •.. Adunque io veggio
Dell’universo rovesciato, e franto
L 1 ordine > involte in folta nebbia, e miste
Degli esseri le schiere; e in cento e cento 630Parti tronca vegg’io quella che tutte.
Sostiene, unisce le create cose...
Ammirabil catena orrida notte»
Siignra, avvolge la natura; il tutto
Un tormento si rende, e la ragione 635In disperato abisso alfin si, perde*