Pagina:Delle notti di Young traduzione di Giuseppe Bottoni e del Giudizio universale dello stesso Young.djvu/227

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XV. NOTTE.


Il Mondo.


ARGOMENTO.



II Mondo è un soggiorno di tenebre, d’m~ ganni, d’errore. Non è possibile non esserne la vittima, sé non si cammina dietro la ♦ scorta della virtù. Esso però ha mille artifiti per travisarne V augusta immagine • Chi non è vigilante sopra se medesimo, è sempre lo scopo delle sue insidie. E* difficile sperare giorni lieti e tranquilli nel Mondo, in cui gli uomini avvelenano anche i più preziosi beni coli 9 infelice mescuglio delle contaminazioni più ree. ’E* bene conoscere il Mondo per non cadere né* suoi pericoli; ma nel grave rischio di stimarne la lusinghevole e mortifera dolcezza, sono più felici coloro, che vi vivono senza conoscerlo.

E per qual premio ogni mortai s’affretta ’
Tutte del mondo a traversar le vie
Da strepito assordito, oppresso, e stanco
Da ree fatiche, e da vii pqlve offeso,
5Senza pensar qual fragil vel divida
Questo teatro, in cui per poco ha vita,
Dalla temuta tomba? Io miro il folle
Orgoglioso ed in questa, e in quella parte
Errante’ a mendicar gli sguardi altrui:
10Il venereo cultor, che sè distrugge
Ricercando il piacer: folli più teisti
Veggio, che in petto han sempre avida sete
Di comando, o d’argento f e tutti amanti
Di trastulli diversi, e sempre vani,
15Tatti son tratti da infantili affanni