Pagina:Delle notti di Young traduzione di Giuseppe Bottoni e del Giudizio universale dello stesso Young.djvu/232

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206 DECIMAQUINTA

E quanti nella calma ancor sen vanbo
Negli abissi perduti? Apresi Honda j
1£ sommersi già son; Tonda si chiude
175Sovra le teste lor, sovra il lor nome;
E se nacquero, ignora il dì che viene.
Che giova ad altri, che di lor rimanga:
Breve fama nel mondo? Un solo istante
JSrilla, si mostra,, come ancor l’insegna
180Del legno, che perì, nuota sull’onde, E
si perde dipoi: se si rammenta
Cesare, d’altri mille è perso il..rome»*,
Così perisce in cento guise, e cento
Questa di gioventù folla sì ardita.. -.
185Altri vi sono ancora, al cui natale
Stella amica splen,dea, figli diletti
Della sorte, del fato. Entrano in poito
Questi senza contrasto, e, pago resta
Ogni loro desio. Se pur sul globo
190VMia tai viventi, ah piaugeran tra poco*
Uomini son costoro; e può mai dirsi
Sicuro Tuoni? Se non soffrirò il gipgQ
Della sventura, il naturai destino. • «.
Schivar potranno? Il lor vigor consuma.
195Con sorde lime il tempo, e di lor vita
Rodon la fragil tela i giorni, e gli anni.
Se scansar jniJle rischi, il fiero scoglio
Non si fugge di morte, e l’ora estrema
E* naufragio per lor. Tutti gli eventi,
200Che li resero alteri, ancor più amaro
Fan per essi il morir. Qaanto ìt crudele
Abbandonare il mondo, allor cjhe seaibra
Fatto già nostro! Abbandonar - 1* sorte,
Che. costò Unte cure, e tan; ti affanni, ~
205Quando a goderla incominciava il wreh
Vedersi strascinar lungi dal wcco >
Tetto, che s’innalzò, $he già si rese;
D’ogni vaghezza, e di delizie ornata!
Fabbrica sol colui durabil mole,:
210Che un albergo si fa scm* iq srtHe»