Pagina:Delle notti di Young traduzione di Giuseppe Bottoni e del Giudizio universale dello stesso Young.djvu/286

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260 VENTESIMA

E le potenze tue, già rese attive,
Prendali nuovo vigor, spieghin se stesse.
Scorrerti sentirai forza novella
In ogni membro, ed i pensicr sublimi
325Dalla tua mente in folla uscir vorranno .
Disse al nascer del mondo -il Nume agli astri:
Ite, guidate l’uom . Forse tu credi,
Che risplendan, perchè scoprir tu possa
Di Jakivo tripudio asili oscuri;
330Perchè prestino a te luce, che sia
Complice ancor de’ tuoi piaceri infami?
Uom, che le vie della virtù smarristi,
In quai tenebre corri?. Uomo infelice,
Rivolgi il passo, a se ti chiama ogni astro*
335Sefume lo splendor, che i passi tuoi,
Di ricondurre alla virtù promette .
Alla vista del ciel l’alma ripiena
Di rispetto, del cielo addolci influssi
Placida s’abbandona. Ella s’accorge
340Farsi di lei signor allora un dolce
Senso di tenerezza. In quei portenti
Tutta s’immerge, e alla saviezza, intenta
A regolarne il fren, più non resiste:
Dallo stupore in lei piacer si desta,
345E le potenze sue già vinte in lacci •
Questo stringendo, alla virtù soggetta
La fa senza contrasto... Ah sì ch’io sento
Quanto narrai finora . Al primo sguardo
L’alma, colpita da stupor, risente
350Un diletto confuso . Or si risveglia .
Per trasporto improviso, e si dilegua
L’estasi, che provò . La maraviglia,
L’amor tentano a gara aver l’iirifFero
Di questo core, e injiem tutti gli affetti
355Agitandone van, l’ardono insieme.
Oh quali fiamme in seno io sento! Oli Dio,
Qual fastoso apparato, e di portenti
Qual serie prodigiosa! Oh quai tesori,
E qual pompa spiegò su questa scena