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Pagina:Diario del principe Agostino Chigi Albani I.djvu/193

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— 185 — A. 1847

Sabato 6. — L’atto di sommissione, che i rappresentanti dell’Università degli Ebrei sogliono far pubblicamente al Magistrato dei Conservatori in Campidoglio in questa giornata (prima di Carnevale), quest’anno si è eseguita privatamente, e si dice che per il venturo anno sarà abolita.

Lunedì 15. — Oggi è arrivato un ambasciatore turco, che si chiama Chekib-Effendi, che ha la missione di complimentare il Papa al nome del gran Signore!!!.

Sabato 20. — Questa mattina l’Ambasciatore turco è andato all’udienza del Papa, che lo ha ricevuto stando sotto il trono con tutti gli onori dell’Anticamera. Dopo il complimento pubblico, il Papa si è trattenuto con lui in particolare per un quarto d’ora in circa, presenti i due interpetri, che sono stati il Card. Mezzofanti, ed un tal P. Arsenio Monaco Armeno di S. Antonio Abate.

Sabato 27. — È stata nominata una commissione per formare e proporre un piano di amministrazione municipale in Roma. Ella è composta del Card. Altieri come Presidente, dei principi Orsini, attuale senatore, Corsini, che lo fu molti anni addietro, e Borghese, del March. del Bufalo, attualmente primo Conservatore, del Cav. Ferdinando del Cinque, dell’Avv. Armellini, e di Mons. Bartoli avv. generale del Fisco e della Camera Apostolica.


MARZO


Giovedì 4. — Da ieri sera corre voce, che il Duca di Modena (forse per conseguenza di qualche movimento insurrezionale) sia partito dalla sua residenza, e che delle truppe austriache siansi avanzate ad occupare Reggio. Non si sa bene qual fondamento abbia questa voce.

Sabato 6. — La notizia di Modena, che circolava sino da mercoledì, non viene confermata dalle lettere di Bologna, ed anche di Modena stessa.

Martedì 16. — Un Editto della Segreteria di Stato annunzia la istituzione di un consiglio di censura per tutto ciò che si pubblicherà colle stampe in Roma. Esso sarà composto di cinque soggetti, quali si dice siano il Maestro del S. Palazzo come Presidente, il Marchese Antici padre, il Professore Betti,