Pagina:Diario del principe Agostino Chigi Albani II.djvu/15

Da Wikisource.

— 15 — A. 1848

Sabato 4. — Non molti schiarimenti di più si sono avuti (o almeno non si sono divulgati) sugli avvenimenti di Parigi. Resta però confermata l’abdicazione del Re in favore del nipote Conte di Parigi, che non è stata ammessa, e non vi è molto da dubitare sullo stabilimento del Governo Repubblicano. Questa sera un centinaio di persone con torcie ha percorso piazza di Spagna e le strade adiacenti applaudendo a questa rivoluzione.

Domenica 5. ~ Oggi l’Ambasciatore di Francia ha ricevuto qualche notizia di Parigi. Si conferma pienissimamente lo stabilimento del Governo Repubblicano. Quanto alla morte del Re Luigi Filippo (che circola da due o tre giorni, e che alcuni dicono seguita a Vincennes, altri appena giunto in Inghilterra) non pare ve ne sia positiva certezza, benché si seguiti ad affermare. Sembra certo che la Repubblica sin stata proclamata anche nel Belgio. Qualche voce annunzia dei movimenti rivoluzionari anche in Inghilterra. Oggi tra le 4 e le 5 pomeridiane una gran riunione di gente si è fermata avanti al palazzo Theodoli, ove nel locale del Circolo dei Commercianti si era dato un gran pranzo di Nazionali Piemontesi, con alla testa il Ministro. Dopo il pranzo il Ministro è stato accompagnato alla sua abitazione da tutto quel numeroso stuolo con banda, una quantità di bandiere (varie delle quali portate da donne, avanti alla testa la Marchesa Pareto moglie del Ministro) e strepitose acclamazioni.

Lunedì 6. — Questa mattina si è adunato il Consiglio Municipale in Campidoglio per sentire la lettura di un Indirizzo al S. Padre (che ne era già al giorno), in cui si implora la difinitiva organizzazione del regime costituzionale. Immediatamente dopo l’adunanza il Senatore, coi Conservatori e nove Consiglieri estratti a sorte, si è recato a Palazzo a presentarlo, ed il Papa nella risposta ha data l’assicurazione che tali voti sarebbero adempiti tra pochi giorni. Oggi si sono ricevute le lettere e i giornali di Francia; ma non si è saputo molto di più di quello che si conosceva.

Martedì 7. — Il Corso è stato popolato. I moccoletti non vi sono stati. Fino da ieri circolavano degli indirizzi stampati ai Romani, in cui si pregavano a sacrificare questo divertimento.