Pagina:Diario del principe Agostino Chigi Albani II.djvu/62

Da Wikisource.
A. 1848 — 62 —

affissa alla porta delle Patriarcali, e in molti altri luoghi di Roma una Protesta del Papa, colla quale dichiara nulli tutti gli atti fatti posteriormente al 15 novembre, e particolarmente l’istituzione della Suprema Giunta di Stato. Tale Protesta è stata da per tutto quasi subito staccata.

Giovedì 28. — Questa mattina il Ministro dell’Interno, Armellini, avendo portato per la seconda volta al Consiglio dei Deputati il progetto di legge per la convocazione della Costituente, ed il Consiglio non essendosi trovato che in piccolissimo numero, il Ministero ha dichiarato chiusa la sessione dei Consigli e pare che domani la Giunta suprema di Stato pubblicherà in suo nome la legge sudetta. La Giunta è ridotta a due soggetti, cioè Galletti e Camerata, giacché si dà per sicura la rinuncia del Principe Corsini.

Venerdì 29. — Verso sera è stato affisso l’atto della convocazione della Costituente, ed all’Ave Maria il Castel S. Angelo ha fatto una Salve di 101 colpi di artiglieria, e le campane hanno suonato per un’ora. L’atto è sottoscritto dai due residuali membri della Giunta e da tutto il Ministero. — Il Sig. Masi è stato nominato Comandante della Guardia civica ed il Sig. De Angelis Capo dello Stato Maggiore.

Domenica 31. — Un avviso del Municipio, affisso ieri sera e sottoscritto solamente dal segretario, annunzia che questa sera e domani sera vi saranno due orchestre sulla piazza del Popolo per festeggiare la pubblicazione seguita ier l’altro, esortando i cittadini a illuminare le abitazioni e addobbare le finestre. L’addobbo non è seguito quasi in nessun luogo. L’illuminazione questa sera è stata piuttosto scarsa, fuori poi del Corso si può dir nulla. — Al solito Te Deum al Gesù, ove solevano intervenire il Papa ed i Cardinali, ha assistito lo Stato Maggiore della Guardia Civica, e si dice anche il Ministero e la Giunta.