Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/303

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 1854  285

A monsignor Delegato di Rieti venne inviata una lettera, a nome della Direzione generale di Polizia, con bollo d’ufficio, nella quale gli si partecipava, confidenzialmente, che, dalle carceri di Roma erano fuggiti sette ladri, e che vi era fondato sospetto che sarebbero passati da Rieti con due carrozze, per recarsi nel vicino regno di Napoli. Perciò lo pregava d’invigilare e farli arrestare, acchiudendosi, per ogni buon effetto, i connotati personali.

Monsignor Delegato diede le opportune disposizioni ed infatti giunsero le due carrozze coi sette individui, corrispondenti ai connotati, ed i gendarmi li arrestarono.

Questi rimasero sorpresi, e palesarono all’istante i loro, nomi, ed erano Galli, pro-ministro delle finanze, l’architetto. ed altri, detti volgarmente soci della Lega Lombarda.....1.


8. — Da varii giorni il tribunale della Consulta si occupa dell’esame del processo relativo all’assassinio del conte Pellegrino Rossi.

Questa mattina, dicesi, proferirà la sentenza.

I carcerati sono 16, e si crede, generalmente, che tra questi saranno condannati a morte Luigi Grandoni, mercante di campagna, romano, già militare, e direttore della esecuzione nell’assassinio, e Sante Costantini di Foligno, scalpellino, militare nel 1848, ed esecutore materiale, ossia feritore.

  1. Società della Lega Lombarda chiamavansi in Roma alcuni che s’erano arricchiti a danno dello Stato.