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Pagina:Discorsi postumi del Signor Lellis di alcune poche Nobili famiglie.djvu/125

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DI PALMA 83

Si fa fid< per noi infrafcritti Eletti della Tedeli/Jìma Città di Napoli, àchi la prefente s1appartiene di vedere, <ìfarà in qualfivoglia modo pr.e-feniata > come il Signor Berardino di Palma è Gentil’huomo Napolitanoeftra Piazza di quefta Città» Jkome fono fiati tutti i fuoi anteceffori,bà apparentato con famiglie di Piazza di quefta Città > & in par-ticolare con la famiglia di Sangro di Nido > & in fede del vero hab-kUmo fatto fare la prefente dal Noftro Secretario» & fottofcritta diproprie mani» Napoli 28. di Giugno 1617, Ottauio Brancaccio.Gio: Vincenzo Macedonio di M, Ferrante Dentice, Afiorgio Agnefe.Scipione PortiotMarco Antonio altro figliuolo del primo Giacomo Antonio fi caso coDiana Molignana Nobile della Città di Sorrento» con Ja quale»generò Antonino, Giulio Cefare»Carlo, Suor Sarra Monaca nel Regai Monaflerio di 3* Chiara di Napoli 25 e Catarina maritata à.Bar-colomeo di Miro Nobile di Cartello à mare» famiglia molto antica, Viramene™ J.,e riguardevole, effóndo Hata illuftrata da perfonaggi Cofpicui in ogni Pertempo, & età. Frà quali fìi Roberto Ciamberlano del Rè Ladislao, ^ocentL Abbi-la di cui figlia Antonella di Miro fù moglie di Cecco del Borgo detto U(tnte $ **apo/idel Cozzo ViceRè del Regno di Napoli per il detto Rè Ladislao, 42S.Febr.1604.Conte di Monte derifio, e Marchefe di Pefcara, ben noto per l’Hifiorie del Regno, dal qual matrimonio nacque Giovannella del-Borgo, che fù maritata à Francefco deirilluftriifima Famiglia d’Aquino Conte di Loreto, e di Satriano.De’ quali figliuoli di Marcantonio, Carlo rinunciato alle vanità delMondo» fi fece Religiofo Teatino col nome di D. Vincenzo; Antonino» e Giulio Cefare viifero, e morirno Celibi» onde in quefti^’e(linfe la linea del fopradetto Marco Antonio, come fi legge nelProceifo fuper Interpolinone decreti M* C. V. prò Diana Molignanade Surrento,in banca di Fabritio Campanile £01.3.7.8.61,62 6$.8c 78.Gio; Pietro l’altro figlio del primo Berardino fù marito d’Iiàbella^Piiuaogelo Nobile della Città di Lettere, e Sorella del Vefcovodi quella Città, come fi legge dalli capitoli matrimoniali ftipulatiper Notare Gìratiofo Cavallaro della Città di Lettere a 30. Ottobre 1546,e con efifa procreò Fabritio,e Giacom’Antonio *6il quale *6Fabritio effendofi applicato alla legai difciplina divenne Avvocato Teftam’di Gìkdi primo grido nc’Regi) Tribunali diNipolji fi congiunfe Fabricioin matrimonio con Vrania di Lauro Nobile della Citta dell Amantea ti^a # ^occo àcome appare dalli capitoli tnatrimoniali per mano di Notare Mar- 27. di Gennaro•co di Mauro di Napoli à 29. Nouembre 1593. Sorella Cugina di 1585-.Fra Gjo; Donato di Lauro. Cavaliere Gerofolimitano, ocon eflà procreò Onofrio, Profpero, che permutando lo Stato fecolare con l’Ec-elefìaflico fi fece dell* Oratorio di S* Filippo Neri detto de Gelor-mini, Frà Rafàele pria Mioore Conventuale di S. Francefco, poi Vefcovo d’Oria, di cui appreflTo faremo menzione» E Suor Terefa., Monaca nel Monaftero di S.J Nicola di Gragnano detto,, delli Miri» ef-sendo fundato da detta famiglia» come fi legge dal teftamento didetto Fabritio fatto à ai. Marzo 1^14.,pe( mano di Notare, Ber tati» d’Armando*,;. kSiamiDigitized by v^ooQie