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consigliarsi coi colleghi a difesa del proprio Governo. Quarant’anni, disse, di vita intemerata nel Pagani quale commissario e conoscenza perfetta o quasi dell’inglese in chi lo accompagnava, dimostrano alla Camera come sia una fiaba quella narrata dall’onorevole preopinante. (Si ride).

E io augurerei che oggi stesso altri che qui siede, o lo stesso ministro, dica altrettanto per quei contratti relativi al noleggio, che sarebbero stati rescissi dal Governo. Però notate che anche quando la rescissione non fosse seguìta per cause superiori e note, basterebbero le osservazioni che presento alla Camera per indurne l’irresponsabilità del Governo.

Un contratto di noleggio per venti piroscafi con la Federazione degli armatori avrebbe stretto e rescisso il Governo, mentre era a buone condizioni, così diceva De Felice. Però, io pensando che tal Federazione non è un ente giuridico avendo disponibilità di vapori per cui non può contrattare, ebbi un dubbio e ragionai così: ma come, il Governo fa un contratto di venti piroscafi per il trasporto del grano? Se il grano non l’ha comprato, le navi restano a Genova per un mese; poi devono viaggiare in zavorra fino all’America meridionale, e il carbone chi lo paga?, quel carbone che fa duplicare il prezzo dei no i tra l’America del nord e l’America del sud? Come, il Governo sarebbe stato così cieco?