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Un vero errore del Governo.

È vero che il gabinetto italiano presente come ha un sacro egoismo, ha puranco un sacro terrore per un articolo del Codice di commercio, e sono dolente che l’onorevole Orlando, il quale adesso è arrivato per felicitarci (Si ride), non abbia proposto oggi alla Commissione che esamina il progetto negli Uffici proprio l’abolizione dell’articolo sette del Codice di commercio che dice «lo Stato e i comuni possono fare atti di commercio pur non acquistando la qualità di commerciante».

Nonostante questo articolo, il Governo italiano ha un sacro terrore nel fare atti di commercio: esso si chiude nella cerchia della sua burocrazia e non c’è più santi.

Il Governo possiede il potere di commerciare; però quando esso deve fare il commerciante, guidato come è dalla sua burocrazia, non può farlo perchè questa lo inceppa e lo incatena.

Ecco la ragione per cui in America settentrionale va un generale e nella meridionale va un commendatore, mentre il Governo avrebbe dovuto chiamare cinque o sei intermediari grossisti, rappresentanti delle grandi case di commercio granario, e dire loro in segreto, senza Agenzia Stefani, senza Giornale d’Italia, senza Tribuna (Ilarità), proprio così: io vi do la croce, la commenda (Ilarità), vi pago quello che voi vorrete, avrete la vostra mediazione, avrete anche la benevolenza del Governo, ma siate