Pagina:Dizionario triestino (1890).djvu/235

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LOT - 234 — LUN
re quella tal cosa: — „Ci son delle donnicciuole che allottano ogni giorno qualche cosa, e campano di quello;“ ciapar un terno al loto, met. arrivare i fichi in vetta, — aver succhiellato una bella carta, — balzar la palla in sul tetto; esser come vinzer un terno al loto, essere come vincere un terno al lotto; chi spera del loto no magna ne crudo ne coto, prov. chi dal lotto spera soccorso mette il pelo come un orso, — chi giuoca al lotto è un gran merlotto, — chi giuoca al lotto in rovina va di botto.

Lotregan, sm. zi. muggine orifrangio — mugil auratus.

Loia, sf. loggia; spettine soto la loza, lo dice il popolo, celiando, a chi ha il cappello con tese assai larghe, o il berretto col tettino d’una» sporgenza eccezionale.

Lu, agg. egli, ei, lui; de lu, di lui; a lu, a lui gli, e poet. i: — „Or ti dirò perch’i son tal vicino;“ con lu, con lui, — seco, seco lui.

Ludame, e derivati, lo stesso che ledame e derivati.

Ludro, sm. cornamusa: — „Suo padre era un girovago napoletano che suonava la cornamusa per le vie;“ otre: — „L’olio si serba in otri, e talvolta anche il vino;“ met’. canaglia gaglioffo; ardito, audace, temerario; destro, intraprendente.

Luganiga, sf. luganiga, salsiccia; ghe xe più giorni che luganighe, v. giorno.

Luganigher, ’sm. salsicciaio.

Lugaro, lugoro, sm. zi. lucarino, lucherino — fringilla spinus; esser un bel lugoro, met. esser ben condito — essere nel coppo e nell’orcio, — essére a mal partito.

Lugiadigo, agg. lugliatico, lugliolo.

Lugio, sm. luglio.

Lulù (far), m. bambinesco: fare la piscia.

Lumaro, sm. v bassa, numero.

Lume, smf. lume — di gen. masch.; lume de S. Giovani, zi. lampiride nottiluca — lampiris noctiluca; lume de roca, min. allume; lume de cusina — intendasi il lume di latta, a foggia di piccola cassettina bislunga, con manico, da portarsi attorno: bugìa, e bugia chiamasi pure qualunque candeliere bassissimo; lume debole, lume anacquato, o lume fioco: — „Nella sala c’è un lume anacquato che appena ci si vede.“ — „Al fioco raggio d’incerta luna;“ no aver lume de ragion, non avere lume di ragione; perder el lume dei oci, met. perder il lume degli occhi; far lume, far luce, o lume, e met. portare, o reggere il candeliere, — servire per lucerniere, — reggere, o tenere il lume.

Lumeta, sf. lumicino.

Lumin, sto. bicchierino: — ..Facciata illuminata a bicchierini;“ lucernata: — „S’è versata sulla veste una lucernata d’olio;“ lumino; stoppiniera; lumin de note, lume da notte, vegliantina; anima de lumin, v. anima.

Luminal, sm. abbaìno, finestra sopra tetto.

Luminazion, sf. illuminazione; luminara, luminaria.

Luna, sf. feba, febe, febea, luna; poet. della, selene, e per sim: luminare notturno (Ariosto); met. livore, rabbia, rovello, stizza; abitatore supposto, o immaginario della luna: selenita; cerchio che si vede talora attorno la luna: alone, cinto; luna nova, novilunio; luna piena, o pien de luna, plenilunio; scuro de luna, interlunio; luna de miei, met. luna di miele; ciaro de luna, lume di luna: — Patetiche passeggiate al lume di luna;“ ciari de luna, met. lumi di luna: — „Imprestar denaro a questi lumi di luna!“ muso, o viso de luna, o de luna piena, met. facciadi luna piena; esser -nato in bona, o in cativa luna, .met. esser nato in buona, o in cattiva luna; nato in calar de luna, met. cazzatelo, cazzabubbolo, — tappo da botte; esser, o viver nel mondo de la luna, met. essere, o vivere nel- mondo della luna; vignir del mondo della luna, met. venire dal mondo della luna; aver la luna, o aver la luna per tresso, met.