Pagina:Dizionario triestino (1890).djvu/439

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Stampador, sm. imprimitore, stampatore, tipografo.

Stampadoruzo, sm. stampatoruccio.

Stampanado, agg. sbilenco, strambo.

Stampanar, va. malmenare, sciamannare, sciupare, sgualcire, stazzonare.

Stampar, va. imprimere, stampare, --- andare alla stampa; met. procreare; effigiare, formare; stampar un libro senza meterghe la data, el Ixtgo dove che ’l xe stà stampà, ecc. stampare alla macchia.

Stamparla, sf. stamperia, tipografia.

Stampaza, sf. stampacela.

Stampela, sm. nachero, sbiobbo; sbilenco.

Stampelon, agg. e sm. barcullone, barellone, gamberone, nottolone.

Stampo, sm. modello, stampo; stampodei getadori, conio; no esserghe nanca ’l stampo, met. non essercene la stampa, o nemmeno la stampa: — „Di denari in tutti noi non ce n’è nemmeno la stampa; esser del stampo antico, met, esser dell’antica stampa, — essere integerrimo.

Stanar, va. stanare; scovare.

Stancada, sf. lassezza, stanchezza, stracchezza.

Stancar, vn. stancare, straccare; met. annoiare, infastidire, ristuccare, stuccare, tediare; angariare, - martoriare, vessare.

Stanga, sf pertica, sbarra, spranga; met. antenna, fuseragnolo pertica, sparagione, spilungone: — ..Sposa un’antenna cui arriva all’anche;“ stanga de zeralaca, cannello di ceralacca; stanga de zucaro de Gorizia, bacchetto di liquerizia.

Stangada, sf. perticata, stangata; met. angheria, soperchieria, superchieria, sopruso, vessazione; acciacco; perdita.

Stangar, va. e vn, angariare, angheriare, soperchiare, stangheggiare vessare; percuotere.

Stangheta, sf. stanguccia; stangheta de le stale, battifianco; — de le caroze, stanghino; l’intraversare una zampa del cavallo sopra uno degli stanghini: imbalzare.

Stangon, sm. stangone.

Stante, sm. staggio.

Stanzia, sf. podere.

Stapar, va. stappare.

Star, vn stare; sm. atteggiamento, attitudine, giacimento, giacitura, posatura; met. dipendere:— „Se dipendesse da me potresti esserne certo;“ star, o star de casa, abitare, star di casa; star de caia insieme, coabitare; — a costo, stare a dozzina; — in sentori, stare a bioscio; — de bando, ha due significati: mangiare a bertolotto, — poggiare la labarda: — „ Ora che ha poggiato la labarda in casa della suocera metterà su buzzo;“ star colle mani in mano: — Ragazzone tanto fatto che sta tutt’il dì colle mani in mano, fa vergogna; “ — tacà, aderire; — su le bronze, met. covare il fuoco; — sui babezi, o su le ciacole, met. star su tutte le brache, o star su tutte le chiacchiere; — ben una roba, calzare quella tal cosa: — „La proposta mi calza ed accetto;“ — ben, o mal, un vestito, tornar bene, o tornar male un vestito; starghe a qualcosa, starci a quella tal cosa, parteciparvi; poi star, ci può stare: — „Il lavoro non è perfetto, ma ci può stare, via;“ te sta ben, tn. antifrastico: ti sta meglio che il basto all’asino, — ti sta il dovere; star senta sun do careghe, met, cavalcare il fosso, — tenere il piede in due staffe; chi sta ben che no se movi, v. mover.

Staragolo, sm. morbillo.

Stari, v. usata nel modo avverbiale-: senza dir ne ari ne stari, senza .far nè motto nè totto, — senza dire nè ai nè bai.

Stato, sm. condizione, grado; patrimonio; stato; stato senza governo, anarchia; esser in bon. stato, met. essere arzillo, prospero, rubizzo, vigoroso; ridurse ,in cativo stato, accacchiarsi; aver perduto il barchetto ed essere rimasta la stanga; farse un stato, met. farsi uno stato; no esser de farse un stato, met. non esser terreno da por.