Pagina:Dizionario triestino (1890).djvu/573

Da Wikisource.
CAR ― 572 ― FUT

Carnè, sm. v. francese, carnet: taccuino.

Canistra, sf. zàino.

Cimpel, sm. zi. v. tedesca, Gimpel: ciuffolotto — frìngilla pyrrhula.

Clach, sf. v. francese, claque: bocche vuote: — «Senze le bocche vuote il dramma non si sarebbe retto.“

Clanfer, sm. v. slava: bandaio, docciaio.

Clanz, sm. v. slava: vicolo.

Club, sm. brigata, compagnia, società; casino, circolo, ritrovo, stanza.

Cluca, sf. gruccia, maniglia, saliscendi; oro de cluca, met. oro di Bologna, che diventa rosso dalla vergogna.

Clucada, sf. grucciata.

Comelfò, m. avv. francese, cornine il faut: a dovere, per l’appunto, con tutte le virgole., Comìs (de), m. avv. dal tedesco: di munizione.

Comò, sm. v. francese, commode: canterale, cassettone.

Consumè, sm. v. francese: brodo corto, o brodo grosso, — ristretto.

Coz, sm. v. tedesca: schiavina, stiavina; far soto coz, m. avv. fare alla chetichella, o fare sott’acqua.

Crafen, sm. dal tedesco, Krapfen: specie di frittella; met. garontolo, pugno.

Crampeltè, sm,. te di lichene.

Crauti, smp. cappucci salati.

Crem (el), smf. il fiore, il meglio di che si sia, — la crema: — «Vi era in società certa crema che meglio le si converebbe il nome di mota.“ — «Rinaldo e Ruggero“ — „eran l’eletta e il fior d’ogni gagliardo.“

Cren, sm. bot. v. boema: armoraccio, barba forte, lapazio acuto, rafano rusticano — armoracia rusticana.

Cucer, sm. v. tedesca, Kutscher: auriga, cocchiere, fiaccherraio, vetturino; — de cavai de carigo, cavallaro.

Cupè, sm. v. francese, coupèe: scompartimento.

Cupon, sm. v. francese, coupon: cedola, tagliando.

Defilé (el, dal francese: il passaggio, lo sfilare.

Defizit, sm. disavanzo.

Deser, sm. v. francese, déssert: finimento, sopratavola.

Desunè, sm. v. francese, déjeuner; colazione.

Disabilié (in), m. avv. francese, deshabillé: in abito da camera, in abito da casa in abito da mattina; scinto.

Dublè (oro), dal francese, doublé d’or: similoro.

Envelop, sm. v. francese, enveloppe: busta, o busta da lettera, sopracarta.

Etager, sm. v. francese, etagere: palchetto, scaffalino.

Festival, sm. musicone.

Fiacher, sm. v. francese, fiacre: fiaccherraio; fiàccherre. Yòce derivata dal luogo dove dimoravano le prime carrozze di questa specie, ov’era un’immagine di Saint Fiacre. I milanesi lo chiaman cittadina, e più spesso, con voce inglese, brougham; i napoletani, cittadina; i romani pincionella; i toscani fiàccherre; ma per onore e gloria dell’unità del linguaggio sarebbe bene usare la voce carrozzella, che è comune a Italia tutta.

Finfler, dal francese, finefleur-. lo stesso che el bonton, o la crem.

Flica, sf. pezzo da dieci soldi.

Frach, sm. v. tedesca, Frack: falda, giubba lunga, velata (Fusinato), e come voce d’uso: rondinella.

Framboa, sm. bot. v. francese, framboise: lampone, rovo ideo — rubus idaeus; acqua di lampone: — «Farete bere al paziente dell’acqua di lampone.“

Furbais, sm. lavacapo, rimprovero, ripassata, riprensione, risciacquata, sgridata;, bastonatura, carpaccio, rifrusto, zombatura.

Futrar, va. storpiatura della voce tedesca, fiittem: abbiadare, dare la biada, dare il fieno — agli animali; met. aderbare, impinzare, pascere; vnp. avventrinarsi; pigliare una satolla: — „S’è avventrinato che non può tirare il fiato.“ — «Ho pigliato una satolla piramidale.“