Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
108 | i marmi - parte prima |
una vena, di ciaschedun che scrive, naturale. Ho caro d’esser qua, perché so certo che a questi Marmi si soleva talvolta cantare all’improviso su la lira, e d’ogni sorte rime, che pareva che le piovessin giú da quella cupola. Ma ecco gente: il meglio è che io mi posi, ché son certo ch’i’ avrò stasera la grazia d’udir di bello, sì come io desidero.