Pagina:Doni, Anton Francesco – I marmi, Vol. II, 1928 – BEIC 1814755.djvu/138

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discorsi utili all'uomo 133


felice per la altrui infelicitá: tutti questi esempii li quali ci son posti inanzi a gli occhi e gli orecchi, dovem noi rifiutare ed evacuare il nostro petto il quale è pieno di falso parlare; devesi indurre nel luogo occupato la virtú, la quale svella da noi le bugie che contra la veritá piacciono, la quale ci seperi dal popolo, al qual noi troppo crediamo, e ci restituisca alle sincere opinioni. E questa è la sapienzia degli uomini: convertir sé alla natura e ritornare in quel stato donde il comune errore ti aveva cacciato. È gran parte della sanitá aver lasciati coloro che ti confortano alla pazzia, e da questa compagnia aver discacciate le cose che comunemente nuocono. E a ciò che tu sappia questo esser vero, riguarda che ciascuno altrimenti vive al popolo e altramente a sé. La solitudine da se stessa non è maestra della innocenzia né le ville t’insegnano a viver temperatamente; ma quando non v’è testimonio e un che ti riguardi in presenzia, li vizii alquanto si acquetano, il frutto de’ quali è esser mostrati ed esser veduti. Chi si vestirá mai la porpora per non mostrarla ad alcuno? chi ha secretamente la vivanda nascosa nell’oro? chi è colui che, standosi sotto l’ombra di un rustico arbore, a sé solo ha spiegata la pompa del suo lussurioso vivere? Nessuno è delicato solamente per il suo occhio né certamente solo per i pochi suoi familiari, ma spende lo apparecchio delli suoi vizii secondo la quantitá della turba che riguarda. Adunque, colui che si maraviglia, ed è consapevole, è quasi come stimolo di tutte le cose per le quali noi impazziamo. Tu farai che non desidereremo, se pòi fare che non mostriamo: l’ambizione, la pompa e la impotenzia desidrano il popolare spettacolo; tu sanerai queste infirmitá, se le nascondi. Adunque, se noi siamo collocati in mezzo dello strepito delle cittá, abbiamo allato uno amonitore, il quale, contro alli lodatori delli gran patrimonii, lodi colui che di piccola cosa è ricco e secondo l’uso misura le ricchezze contra coloro che inalzano la grazia e la potenzia; lodi egli l’ozio dato alle lettere l’animo delle altrui cose alle sue ritornato; dimostri che coloro li quali per costituzione del vulgo sono beati, tremano e sono attoniti in quella sua invidiosa altezza e hanno assai diversa