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il nobile e il perduto 155


Tre altre ne farai bianche; e l’altre tre, che fanno dodici, tu vi metterai una stella segnata sopra. La quarta notte, si come tu imbossolasti le prime dei profeti, tu metterai le seconde in un altro vasetto. Il quarto giorno, alla solita ora, tu leggerai sopra questi vasetti, dodici salmi, come la tua mano aprirá il libro del salmista, ciò è a caso, guidato solamente da spirito. La quinta notte, in quell’ora medesima, tu metterai i vasi sopra il libro della Bibbia e pregherai Iddio che disponga la sorte in tuo utile e in onore della sua maestá. Il quinto giorno tu accenderai dodici lumi, come piacerá a te, e gli farai ardere o consumare in cerchio intorno al libro e ai vasi. La sesta notte, in quell’ora medesima solita, tu trarrai de’ vasi, quando caderá una stella, essendo in quel luogo medesimo che fosti l’altre volte, una poliza de’ profeti e una dell’altro vasetto, e, aprendo il libro, le metterai dentro senza leggerle o vederle, e non toccherai l’altre polize altrimenti. I! sesto giorno, a quell’ora debita, tu getterai prima nel fuoco tutte l’altre polize e poi, aprendo il libro, leggerai la poliza del profeta, e, vedendo quell’altra, se la fia scritta felice, succederá ottimamente, se infelice, il simile, ciò è infelicitá; se la fia bianca, aprirai il libro del profeta che hai per sorte cavato fuori, e ai dodici versi, dove ti verrá a sorte aperto, leggerai e quivi troverrai la sodisfazione dell’animo tuo; se fia dubio il verso, non fia né in utile tuo né in danno; se venisse una di quelle dove la stella è segnata, la notte tu la terrai sotto la testa dormendo, e in visione intenderai quanto tu desideri. E, cosí come con questo primo modo s’intende un di questi secreti, in simile si fa a tutti; benché nel libro a uno per uno e’ son tutti distesi, e vi sono l’interpetrazioni de’ sogni e la dichiarazione di tutti i dodici versi de’profeti, interpetrati ciascuno in dodici modi, con l’autoritá di dodici antichi sapienti.

Perduto. Questa è una lunga cosa; ma non è difficile a fare: egli ve ne debbe esser molte.

Nobile. Degli augurii, delle mutazioni de’ tempi, insino sopra i tuoni vi sono significati, sopra i lampi, e quasi tutti i moti del cielo ampiamente dilucidati.