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il tempo 181


Impaziente. Tornate sul governo vostro e degli uomini, ché voi siate girandoloni tutti due.

Tempo. Ecco fatto; e vengo con girelle d’autoritá, di dottrina e d’essempio.

Impaziente. Queste saranno delle buone!

Tempo. Infra tutte l’amicizie e compagnie di questa vita non è una tale quale è quella del marito e della moglie che vivano in una casa insieme; l’altre amicizie e strettezze si causano per volontá solamente, e il matrimonio per volontá e per necessitá; non è poi nel mondo lione tanto feroce né serpente tanto velenoso o altra fiera che da uno instinto naturale non si unisca insieme una volta l’anno: questo giro di natura fa variare gli uomini e le bestie; pure, stanno nel centro del punto fermo, che è la congiunzione, per moltiplicare e per crescere. Con questa legge della natura ne viene un’altra, che e con un’altra s’unisce, e cosí gira di etá in etá. Da questo giro noi impariamo; ma siamo cattivi scolari, perché giriamo d’un’altra maniera e facciamo l’ordine del girare altrimenti girare. Noi veggiamo che, dopo il mondo creato, non fu cosa prima che ’l matrimonio; e il dí che fu fatto l’uomo, celebrò le nozze della sua mogliere. Il primo benefizio che viene dal matrimonio è la memoria che resta di se medesimo ne’ figliuoli, e, secondo che diceva Pittagora, quando un padre muore e lascia figliuoli, non si può dir che muoia, ma che si ringiovanisca ne’ figliuoli; l’altro bene che séguita è che l’amore salisce, ascende, va in su e non torna adietro o finisce; conservasi poi l’individuo, eccetera; sodisfassi ancóra l’animo, perché l’uomo desidera onor nella vita (che maggior che aver figliuoli?) e memoria nella morte (che miglior che lasciar il proprio figliuolo?), perpetuarsi di buona fama. Ora udite se io aggiravo i legislatori e il mio essere a un tratto. Nella legge che Solone salamino diede agli ateniesi sotto gran comandamento, fu questa, che dovessero tutti aver donna, e per consequente far casa; e se nessuno figliuolo nasceva d’adulterio, era del comun della cittá schiavo. I romani, che in tutte le sue imprese antiveddero, comandarono in quelle leggi delle dieci tavole e volsero