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34 i marmi - parte terza


la loro stessa ancóra: queste son le lancie che si rompono e l’opere che si scrivono! In cambio d’allevare i lor figliuoli, acarezzano una bertuccia e imboccano un pappagallo, e i loro fanciulli vanno sotto la disciplina d’un pedantaccio effeminato, goloso, lussurioso, ignorante, rozzo di costumi, vil di sangue, senza costumi, d’atti, gesti e modi villani. O vili, dappochi e feminili! Chi vuole far buono un soldato, lo fa esercitare sotto un valente capitano e non lo mette alla dottrina d’un legista; chi ha da fare i suoi figliuoli che abbino dell’uomo reale, sincero e nobile, non gli dia altrimenti sotto un ipocrito pretétto che piace alle donne perché legge l’ufizio, e sta savio perché non son costumi da far imparare a coloro che hanno da venir piú che uomini: pari con pari, e non pedanti e signori, gentiluomini e plebei. Basta oggi spender poco: costumi, dottrina e modi da uomo a tuo posta: spender poco bisogna, per poter lasciar loro da... (lo dirò pure) puttaneggiare, giucare ed empier la gola. Oh quanto sarebbe egli il meglio che gli imparassino come si fa e fossino uomini da farne e vedere farla la roba che spenderla e straziarla! Fate voi, padri ricchi e che allevate i figliuoli nella bambagia, nelle mollizie e ne’ profumi, fate, di grazia, un’esperienza in vita: mandategli, senza una sostanza al mondo, lontani due miglia (per paragone di quegli altri che hanno le virtú, che vanno le migliara e diventano da qualcosa) e vedrete come vi torneranno a casa. Oh, se venisse nuova gente a occupare quello che voi lasciate loro, con che lo difenderanno? o con qual via e modo n’acquisteranno eglino per i lor bisogni? con la dolcezza della carne delle meretrici forse? o con il saper ben mangiare? o veramente con il profumarsi assai? O infelice uomo, che poco gli manca a esser nella estrema miseria dell’ignoranza!

Fiorentino. Pur che non gli sia, ogni cosa va bene.

Peregrino. Non son giá gli ordini antichi questi, non giá i mirabili costumi loro, non l’opere egregie degli antichi uomini: gli animali hanno piú sapienza di noi, miglior vita fanno di noi e si governano meglio di noi. I nostri vecchi non menavano giá tal vita dissoluta, e quei che son vivi non ci dánno