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Pagina:Doveri dell'uomo di Giuseppe Mazzini, Londra, 1860.djvu/112

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L’Istruzione assicura all’individuo la libera scelta dei mezzi per ottenere un progresso successivo nel concetto del Bene.

A voi importa prima d’ogni altra cosa che i vostri figli imparino quale insieme di principii e credenze diriga la vita dei loro fratelli nel tempo in cui sono chiamati a vivere e nella terra ch’è stata loro assegnata: — quale sia il programma morale, sociale e politico della loro Nazione; — quale lo spirito della legislazione dalla quale le opere loro debbono venire giudicate: — quale il grado del progresso raggiunto dall’Umanità: — quale quello da raggiungersi. E v’importa ch’essi sentano fin dai primi anni giovanili di essere stretti in uno spirito d’eguaglianza e d’amore verso un intento comune, coi milioni di fratelli dati loro da Dio.

L’Educazione, che deve dare ai vostri figli insegnamento siffatto, non può venire che dalla Nazione.

Oggi, l’insegnamento morale è anarchia. Lasciato esclusivamente ai padri, è nullo dove la miseria e la necessità d’un lavoro materiale quasi continuo tolgono ad essi tempo per educare e mezzi per sostituire educatori a sè stessi: tristo, se l’egoismo e la corruttela hanno pervertito e contaminato la famiglia. I fanciulli sono dati a tendenze superstiziose o materialiste, di libertà o di rassegnazione codarda, di aristocrazia o di reazione contr’essa, a seconda dell’istitutore, prete o laico, che le tendenze paterne scelgono dove esistono mezzi. Come possono, cresciuti a gioventù, affratellarsi in concordia d’opere e rappresentare in sè l’unità del paese? La società li chiama a promuovere lo sviluppo d’una idea comune alla quale