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Non so se lo osservaste Watson, ma il modo di agire del colonnello Noss fu meno che cortese a mio riguardo. Mi piace divertirmi un poco a sue spese. Non ditegli nulla di questo.

— Non lo farò certo senza il vostro permesso.

— Malgrado tutto, è una questione molto insignificante paragonata a quella dell’assassinio di Straker.

— E siete deciso a far ricerche sull’assassino?

— Tutt’altro, perchè riprenderemo subito la ferrovia per Londra.

Fui meravigliato della risposta del mio amico.

Non potevo credere ch’egli volesse abbandonare una inchiesta che tanto felicemente era incominciata, e questo dopo qualche ora. Non potei ricavare da lui alcuna spiegazione fino al nostro ritorno all’abitazione dell’allevatore. Il colonnello e l’ispettore ci attendevano al parlatorio.

— L’amico mio ed io ritorniamo in città coll’express di notte, disse Holmes. Porteremo via un buonissimo ricordo della bella città di Dartmoor.

L’ispettore spalancò gli occhi. E le labbra del colonnello si piegarono ironicamente.

— Voi disperate già di arrestare l’assassino del povero Straker, disse.

Holmes alzò le spalle e rispose:

— Questa cosa è troppo oscura. Spero però che il vostro cavallo correrà martedì, in ogni caso, tenete il vostro jockey pronto per questo giorno. Potrei avere la fotografia del signor John Straker?

L’ispettore ne tolse una dalla busta e la porse a Holmes.

— Mio caro Gregory, voi preveniste ogni mio desiderio. Bramerei ora fare una o due domande alla domestica, se favorite aspettarmi un istante.

— Debbo dire che questo dètective di Londra mi ha un poco sconcertato, disse bruscamente il colonnello Noss, mentre il mio amico lasciava la stanza. Siamo allo stesso punto di quando egli arrivò.