Pagina:Drigo - La Fortuna, Milano, Treves, 1913.djvu/326

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— Santi Dei! — gemette il dottore di Castelluzzo cacciandosi le mani nei capelli.


— Giammai non sarà il fato A un puro amore avverso! L'allieterà beato Di dolci frutti ognor!

Un subisso d'applausi coronava la fine del brindisi e tutti si alzavano rumorosamente e passavano nella stanza attigua dove troneggiava un ïmmenso pianoforte a coda.

Verso le quattro un landau a due cavalli venne a prendere gli sposi per condurli alla stazione più prossima, e gli ospiti si congedarono rinnovando gli auguri e le congratulazioni alla signora Elisabetta piangente e sorridente.

Adelaide risalì in carrozza a fianco di Don Antonio per rifare lentamente la ripida strada.

....Vedeva ella per la prima volta le primule bianche e gialle occhieggiar tra le siepi? sentiva ella per la prima volta il mormorio dolce e vivo della fresca acqua tra i sassi?

....Primavera, primavera, eterno sospiro, eterna illusione, eterno inganno!

Nella sua cameretta, in piedi davanti allo specchio, ella staccava lentamente la cravatta celeste e si sorrideva.

Gli occhi le brillavano, aveva le guancie rosse