Pagina:Economisti del Cinque e Seicento, Laterza, 1913.djvu/360

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o viceversa s’apra la congiuntura di mandar l’oro in Levante -con qualche maggior profitto del solito, subito cominciano le doppie ed altre monete d’oro a far aggio grande ed esser barattate da’ mercanti per piú argento del solito; onde crescono di valuta in proporzione di quelle d’argento, di modo che si daranno 15 once e forse piú d’argento per una d’oro. E se le zecche non muteranno proporzione alle sue monete, conformandole alla nuova misura corrente tra l’oro e l’argento, le vedranno alzare da sé; ed appena cominciano a pigliare un po’ di moto, gli incettatori lor danno tali spinte, che le fanno ballare al di lá della misura.

Era in breve corso d’anni, per la molta quantitá d’argento venuto dall’Indie, cresciuta la proporzione dell’oro all’argento in Francia a’ tempi di Francesco primo, che del 15 19 l’aveva stabilita, secondo lo stato di allora, a ragione di 11 4/^ in circa d’argento per una d’oro, e del 1532 erano portate fuori di Francia tutte le monete d’oro, lasciando a loro cambio altre d’argento, onde s’alzavano di valuta quelle d’oro; e fu forza, per ovviare a maggiori disordini, valutar lo scudo d’oro 45 soldi tornesi, che prima ne valeva solo 40, e lasciare nel prezzo di prima quelle d’argento: onde la proporzione tornò a 13 e ’/e d’argento per una d’oro. Ma, ribassata di nuovo detta proporzione negli anni seguenti per la sopiavegnenza di molto oro, che faceva che per manco argento di prima si dasse una marca d’oro, la ridusse di nuovo, del 1540, a 11 e 9/,i d’argento per una d’oro. Ma, perché pare un letargo comune a tutti i principi di non applicare a’ disordini delle monete finché non hanno moltiplicato a segno grande, bisognò soffrire che una marca d’oro, che in monete sue valeva prima 147 lire o franclii, s’alzasse a valore •di lire 165.7.6, mentre l’argento valeva lire 14 la marca; sicché dal 15 19 al 1540, che sono 21 anni, s’alzarono le monete in Francia da 147 a 165, che sono piú di 12 e ’/4 per cento. Anzi, seguitando le guerre civili, del 1575, sotto Enrico terzo, era giunto il valore di una marca d’oro fino in scudi dal sole a lire 222, che sono, in dicci anni soli, piú di 34 e mezzo per cento. E, paragonando le valute dal tempo di Luigi decinioprimo, che fu