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116 Eminescu


Non sperar se vedi i vili
50prepararsi alle vittorie;
di te i vili avran ragione
anche s’hai la stella in fronte.
Non temer, cominceranno
fra di loro a bisticciarsi;
55tu non metterti nel branco:
ciò ch’è onda, com’onda passa.

Come un canto di sirena
tende il mondo la sua rete;
per cambiar gli attori, in ballo
60cerca trarti con lusinghe;
tu scantona al primo vicolo
e fa’ orecchio da mercante,
se lontan dal tuo cammino
ei ti sprona ed ei ti chiama.

65Se ti toccan, fa’ di scostarti,
se ti beffan, non rispondere.
Perchè poi sprecare il fiato
a convincer la canaglia?
Dica il mondo quel che vuole,
70e per via passi chi vuol passare,
tu, per non appassionarti al gioco,
resta freddo a ogni cosa..

Resta freddo a ogni cosa
se t’esorta, se ti chiama;
75ciò ch’è onda, com’onda passa,
non sperare e non temere.
Sol domandati e rifletti
ciò ch’è male e ciò ch’è bene,
tutto è vecchio e tutto è nuovo:
80tempo passa, tempo viene.