970Ilo, Assáraco, Dárdano, quei primi
De la gran Troia fondatori e regi.
Veggon da lunge le vane arme e i carri
A lor d’intorno, e l’aste in terra fisse,
E gli sciolti destrier per la campagna 975Vagar pascendo; chè ’l diletto antico
E de l’armi e de’ carri e de’ cavalli
Gli segue anco sotterra. Indi altri altrove
Scorgono, che da destra e da sinistra
Convivando, e cantando, sopra l’erba 980Si stanno assisi, ed han di lauri intorno
Un odorato bosco, onde il Po sorge
Sopra la terra, e spazïoso inonda.
E questi eran color che combattendo
Non fur di sangue a la lor patria avari; 985E quei che sacerdoti erano in vita
Castamente vissuti, e quei veraci
E quei pii c’han di qua parlato o scritto
Cose degne di Febo, e gl’inventori
De l’arti ond’è gentile il mondo e bello, 990E quei che, ben oprando, han tra’ mortali
Fatto di fama e di memoria acquisto;
Cui tutti, in segno di celeste onore,
Candida benda il fronte orna e colora.
A questi, ch’a la vergine sibilla