Pagina:Esiodo - Poemi, 1873.djvu/123

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     Costui ben tosto fan tapino i numi,
     Ne disertan la casa, e i dì felici
     Brevi gli fanno. Pari fio si attenda
     Chi il supplicante o l’ospite maltratta,
     O scelerato il talamo fraterno
     Contamina di furto, o frodolento
     Inganna orfana prole, od in contesa
     Oltraggia il vecchio genitor cadente
     Con aspri motti: se ne cruccia Giove
     Per certo, e le nefande opre ricambia
     Infin con cruda pena. Or tu la stolta
     Mente allontana da cotai delitti.
     Secondo il tuo poter fa sacrifizi
     Con santo rito e puro core; ai Divi
     Abbrucia pingui lombi: offri talora
     Incensi e libagion quando ti corchi,
     E quando al balzo orïental si affaccia
     L’alma luce del dì, perchè pietoso
     Abbiano il cor per te, perchè il retaggio
     Compri d’altrui, non altri il tuo — L’amico
     Chiama al tuo desco, e il tuo nemico oblìa.

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