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210 una goccia di rhum


— Sì, Sì — le risposi, e volevo soggiungere altro; ma ella si portò con tant’impeto la mia mano alle labbra che una commozione senza nome mi spense la voce.

— Guardami bene gli occhi — diss’ella, alzando il viso: — devi essere un pittore fedele.

— Mai mai — le risposi — non potrò descrivere i tuoi occhi magnetici!

Ella lo sapeva, glie lo avevo detto altre volte che non c'era espressione umana per descrivere il carattere singolare del suo sguardo. Sorrise tristemente e soggiunse ponendosi la mano sul cuore:

— Ma il più difficile è qui.

— Elena — le dissi con tenerezza — è per questo che piangevi, è per questo che mi hai fatto paura?

Fu allora ch’ella mi disse le parole