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r. schumann 313



una cattedrale


Notte


La penitente. — Che dolore! Che dolore! Egli morì da tanti anni ed è ancor piena di peccato l’anima mia.

L’amo ancora! L’amo ancora! Cerco Dio, non trovo che lui, ardo sempre delle passate ebbrezze.

Uno spirito. — Amami ancora! Amami ancora! Da tanti anni, nell’ombra della morte, sono ancora pieno di te.

Non ti dolere! Non ti pentire! Solo mi ristora, nel tormento eterno, il tuo amore.

Il confessore. — No, non t’accostar così al Sacramento, non muovere ad ira il Signore, va, prostrati sul marmo di