Per lei si strugge egli d’ amore insano, 80E a quelle nozze il genitore inchina;
Però sperar ch’ella v’assenta è vano,
Ch’ella a tal prezzo mai non fia reina.
A cui promise ella darà la mano,
O incontro andranno all’ultima ruina: 85Lotario intanto a lor sottrarla spera
Di cui la vergin langue prigioniera(4).
Qual tortore romita
Che innalza un flebil grido
Dal vedovo suo nido 90Come il dolore a lamentar l’invita,
I suoi perduti giorni
Così la verginella
Piange nell’erma cella;
E invoca il dì che a libertà la torni.
95 Ma la gentil speranza
Del riso suo fa bello
Quel solitario ostello;
Però che con amor sempre ella ha stanza.
D’Igilda sua fu vanto 100Lotario a quelle soglie,
Sotto mentito spoglie,
Addur protetto dal notturno ammanto