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     Vanne, parti!... Ah no! t’intendo:
110Qui l’amor ti lega e il fato;
Empia morte a lei d’allato
Puoi tu intrepido sfidar:
Solo ah sol per te tremendo
È il doverla quì lasciar.

     115Pellegrina, in strania terra
Teco andarne ella ricusa;
Il pudor natio la scusa
Chè più forte è del soffrir;
Abbia fin l’infausta guerra
120Coll’estremo tuo sospir.






     Che fa Rosilde nell’erma stanza?
Dolce speranza d’un bel rossor
Tinge la gota ch’è porporina
Qual la reïna vaga de’ fior

     125Ma il volto amabile a quando a quando
Va pur velando gentil pallor;
Come degli umidi vapor sottile
Fassi un monile l’astro d’amor.