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     — «E ancor resisti? Ascoltami:
195Doman condurre all’ara
Speri Adelaide e apprestasi
Intanto a te la bara.
Finse deporre il barbaro
L’antico suo rancor
200Per più securo opprimerti;
Lo credi al mio dolor!

     Me amar non puoi; chè vietalo
Il mio destin crudele;
I miei martir dimentica,
205Ti serba a lei fedele.
Per te l’amata vergine
Dal carcer suo trarrò;
E te seguir coi fervidi
Miei voti ognor saprò.» —

     210— «Ah non indarno un’anima
Sì puro vel riveste!
Dè un culto aver tra gli uomini
La tua beltà celeste;
Tu sei qual astro amabile
215Ch’è scorta al vïator;
E a te mi prostro, o specchio
Divin, del creator!