Vai al contenuto

Pagina:Ferrario, Trezzo e il suo castello schizzo storico, 1867.djvu/76

Da Wikisource.
70

della rocchetta di S. Maria presso Trezzo non vi

    Quinto. Volimo che ultra, diete nostre munitione habj, continuamente in dieta fortezza tante victualie delle tue che bastano per ti e per li toy al mancho per uno anno, videlicet moza tre di frumento, stara IIII de farina de frumento, carro uno de vino, brenta una de aceto, stara IIII de legumi, peso uno de carne salata, peso uno de olio, peso uno de formagio, libre due di candele di sevo, stara uno de sale, carro uno de legna, paro uno de calze, para due de scarpe per cadmio compagno et bocca, tutti alla mesura et peso milanese.
    Sexto. Volimo deby tenere alla guardia de dieta nostra fortezza tutte le tue paghe per la mittà balestrieri et l’altra mittà pavesari, et de quelli ne faci la scriptione et monstre secundo l’ordine de bancho nostro di soldati, et che siano apti forasteri fidati et apparescienti, che non siano del dominio de Venetiani, nè habiano in Trezo, nò appresso a Trezo mancho de XX miglia, patre, matre, fratelli, figlioli, sorelle, nè parenti, et de quelli non ne lassi uscire del castello alcuno, nè de di, nè de nocte, senza nostra licentia. De dì siamo ben contenti che per tuo et loro bisogno ne lassi uscire cum tua licentia, et andare per la terra tri o IIII, con questo che alle XXIII hore se trovano tutti in castello alle sue guardie, et sei te accaderà mandare fora per victualie, et munitione et per fare le tue rasone, siamo contenti possi mandare uno o duy delli toy che stiano absenti per qualche di che non excedano la summa de uno mese, l’andare, stare et ritornare computati, fazendo notizia al potestà de Trezo del dì se’ partirano, et del dì ritornerano, quale per sue lettere ne avisa li nostri collaterali, alli quali commandiamo observano questa nostra licentia senza retentione alcuna del suo soldo.
    Con li provisionati nostri che starano lì volimo habij bona intelligentia, et solliciti che fazano le guardie et debito loro, non ne cassando, nè remettendo alcuno senza nostra licentia.
    Septimo. Siamo contenti che in dicto castello alli toy compagni possi vendere pane, vino et carne senza datio alcuno, ma in quello non lassaray zogare ad zogo alcuno dishonesto, nè li lasarai prestare usura, nè per quello consentiray se inganano li nostri datii, immo alli datieri presteray ogni aiuto et favore honesto; nè volimo li faci, nè lassi fare arte de lanificio, nè altra arte dove concorre moltitudine di gente, nè per alcuni delli toi non li lasseray tenire femine,