Pagina:Ferrero - Diario di un privilegiato, Chiantore, 1946.djvu/93

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diario

mesi fa, mi fu tolta per ordine espresso del Capo del Governo». «Vada dal Prefetto. Noi abbiamo ricevuto questi ordini dal Prefetto».

Il papà telefona al Prefetto. Il Prefetto non risponde. E’ evidente che c’è un equivoco, ma la nonna è assai impressionata. Giovedì decidiamo di partire. Lasciamo Torino in mezzo a un nugolo di poliziotti che ci seguono in treno, che si insediano anzi nel nostro stesso scompartimento. Un altro nugolo di poliziotti ci aspetta a Milano alla stazione, si insedia nel nostro albergo, ci sorveglia nella «hall» a terreno, passeggia nel corridoio che dà accesso alle nostre stanze; un agente pretende anche di venire nella nostra automobile. Siamo obbligati a camminare a piedi. Che cosa è successo? Papà telefona al Prefetto. «Parta subito per Firenze». «Là le saranno date istruzioni».


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