Pagina:Ferrero - Leonardo o dell'arte, 1929.djvu/100

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verso a prescindere dalle sue leggi e dalla necessità..

Quando Leonardo guarda il cielo pensa che «non si dà vacuo in natura» 9 e che perciò «è necessario che le parti dell’aria circostante alla fuga dell’umido riempiano di sè il principiato vacuo; e questo tal moto è detto vento».

Quando guarda le foglie pensa che «ha messo la natura le foglie degli ultimi rami di molte piante, che sempre la stessa foglia è sopra la prima e così segue successivamente se la regola non è impedita; e questo ha fatto per due utilità di esse piante; la prima è perchè nascendo il ramo e il frutto nell’anno seguente dalla gemella vena dell’occhio che sopra in contatto dell’appiccatura della foglia, l’acqua che bagna tal ramo possa discendere a nutrire tal gemella, col fermarsi la goccia nella concavità del nascimento di essa foglia; ed il secondo giovamento è che, nascendo tali rami l’anno seguente, l’uno non euopra l’altro, perchè nascono volti a cinque aspetti i cinque rami ed il sesto nasce sopra il primo assai remoto» 10.

Quando guarda l’universo ripensa all’uomo «detto dagli antichi mondo minore» 11, perchè egli dice: «se l’uomo ha in sè osso,