Pagina:Fiabe e leggende Emilio Praga.djvu/115

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i tre amanti di bella 111



XXX.



     Poichè il lido è scomparso, poichè nulla ne appare,
Steno lascia alla forcola il remo.
                                                       Il cielo e il mare
E il fatale amor suo!
                                   Tutto il resto è caduto.
Bella è là dentro, ignara dello scambio avvenuto;
Tanto terror la prese che ancor non mosse accento.
Il giovinetto trema come una foglia al vento,
E, offrendo in olocausto l’anima al suo buon santo,
Rattenendo il respiro e rattenendo il pianto,
Quasi aprisse la porta di una chiesa, la porta
Del felze schiude.
                              Immobile, bianca come una morta.
Bella a lungo lo fisa, poi guarda intorno... sola!
Indietreggia, fa un cenno, ma al labro la parola