Pagina:Fillia - L'ultimo sentimentale, 1927.djvu/44

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senza limiti. Paura indefinibile del presente immediato, più atroce di ogni sacrificio e di ogni rinuncia.

Si fermò in mezzo alla strada quasi deserta, ancora priva di luci — provava la sensazione di essere malamente unito alla realtà, un desiderio feroce di sognare qualche speranza: ma la fantasia si rifiutava di colorare l’oppressione nera.

Egli sentiva che le forze lo abbandonavano, che in quel crollo supremo non poteva più affrontare la miseria.

Sona: la sensazione dell’amante gli dominava il pensiero, l’importanza fredda che li obbligava a soffrire aumentava la sua rabbia e la sua angoscia.

Non voleva, non voleva assolutamente che la sofferenza colpisse lei: ribellione sovrumana dei suoi muscoli.

Avevano sopportato tante lotte e tante miserie, ridendo — con la certezza del domani. Ma ora la tensione raggiungeva i limiti dell’assurdo.

Nella vertigine pazzesca delle impressioni, Farro si domandava quale diritto lo aveva spinto a mutilare la vita di lei per la propria felicità, forse soltanto per il suo egoismo. Sona avrebbe potuto essere tranquilla nella ricchezza solida dei mille adoratori che l’avrebbero voluta. Il loro amore non doveva spingere la vita nel dolore più basso. Egli non aveva saputo comprendere in tempo che, per essere degno di lei, bisognava rinunciare all’amore e dirigere la sua attività sopra un piano d’azione meno pericoloso ed instabile di quello letterario. La sen-