Pagina:Fior di Sardegna (Racconti).djvu/75

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dubbio era diretta a sua figlia. Chi mai poteva scriverle? Sapeva che Lara non riceveva mai lettere e non ne scriveva mai: chi dunque poteva scriverle? Don Salvatore pensò:

— Forse questa busta conteneva una dichiarazione... qualche zerbinotto di cui Lara riderà... Ma perchè non me l’ha mostrata? Già! da qualche tempo Lara non è più la stessa! Obbedisce, ma quasi non mi parla. Pare mi conservi del rancore per l’avventura di quel mascalzone di Logudorese...

Don Salvatore scosse la testa e proseguì a pensare. A un tratto un lampo gli brillò negli occhi; si fermò ed esaminò nuovamente il brano di busta. Quella mattina, benchè avesse deciso di uscire a cavallo, non uscì neppure di casa; ma rimase lunga ora passeggiando a grandi passi concitati sotto gli alberi brulli stridenti al vento freddo di gennaio. Lara lo vedeva dalla finestra e senza sapersene dire il perchè, provava uno stringimento di cuore, un presentimento vago e pauroso. Nè invano! A pranzo don Salvatore, cupo e taciturno come la mattina, interruppe a un punto il silenzio, esclamando:

— Lara!... — Lara tremò: alzò gli occhi, vide quelli del padre fissi su lei in guisa assai poco benevola e mormorò:

— Che c’è...

— Non sai dunque ciò che si dice a X***?

Lara respirò e disse con curiosità: — No! Cosa dunque?

— Eh nulla! Null’altro che tu fai l’amore con Nunzio M... quello spiantato di studente ch’era ai bagni l’anno scorso! — Lara sussultò; pure, vedendosi osservata dal padre si mantenne calma e alzò le spalle esclamando:

— Che pazzia! Chi può mai dirlo?

— Chi! — proseguì il padre guardandola sempre — tutti, perdio! Pare che siasene vantato lui stesso con un giovine di X*** dicendogli che vi scrivete ecc. ecc. e il giovine di X*** naturalmente si è fatto un dovere di dirlo a tutti...

Lara impallidì; cadeva nel tranello. Se avesse domandato al padre dove trovavasi Nunzio, don Salvatore non avrebbe risposto, perchè non lo sapeva; ma Lara non