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Pagina:Foscolo, Ugo – Prose, Vol. II, 1913 – BEIC 1823663.djvu/154

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148 notizia bibliografica


generositá, non foss’altro di pronto rimorso, che timore per sé, non le sarebbe sembrato cosa impossibile l’impetrare il soccorso di Alberto per Werther o l’avrebbe, non foss’altro, implorato. Finalmente que’ rari, educatisi a leggere con tanta delicatezza di senso e insieme con raffinatezza di gusto, ascrivono a Werther un desiderio vendicativo di squarciare l’anima della donna che lo strascina ad uccidersi: da che non avrebbe dovuto mandare a cercare l’armi in casa di lei, e, quando anche sí fatto desiderio fosse veramente in natura, è ad ogni modo incoerente al carattere di quel giovine e alla tenerezza con che ei scriveva alla sua donna l’ultima lettera. E davvero, quella scena delle armi dovrebbe, per chiunque è capace di notomizzare sí acutamente un libro, convertire la compassione in subitaneo ribrezzo: se non fosse che, quando uno acquista sí fatta capacitá, rarissimamente è atto a provare, leggendo, compassione o ribrezzo, né alcuna commozione improvvisa, bensí ogni altro lettore è còlto dalla pietá e dal ribrezzo riuniti in un sentimento nuovo, solo, contemporaneo; né può distinguere in Werther altro che un uomo dotato di belle qualitá d’animo, e che. condotto al sepolcro sul fior dell’etá con de’ sintomi terribili da una passione cara e necessaria a noi tutti, ci sforza a piangere ed a tremare. E vogliam pure ridirlo. L’analisi, oltre a’ difetti qui notati del signor Goethe e a quelli dell’autore italiano, riferiti sul principio del precedente paragrafo, ne scoprirebbe assai piú ne’ due libri; perché, disfacendoli in minime parti, fa loro smarrire la vita, il moto e il calore che hanno quando compongono un tutto. Or eccoci a’ due suicidii; i quali, siccome erano lo scopo a cui sin dal principio gli autori tendevano, cosí sono i punti capitali del paragone. La assoluta diversitá delle due catastrofi (coerentissime ciascheduna a’ mezzi ed al metodo con cui fu condotta) svelerá la diversitá dell’intento e del genio e della maniera de’ due romanzi. La critica scoprirá forse due inconvenienti; ma sará ad un tempo costretta a giudicarli indispensabilmente come necessari all’effetto. Il signor Goethe piglia la parte di osservatore di tutti i moti secreti dell’animo del protagonista, e tutti gli altri piú secreti de’ personaggi che indussero Werther al suicidio. L’aver egli risaputo quella esattissima descrizione d’affetti da Carlotta e da Alberto, che li provarono, giustifica l’espediente; tuttavia scema l’illusione a’ lettori, i quali, stando attoniti dinanzi al quadro, si veggono al fianco il pittore, che li dirige. Ma avrebbe egli mai con altro espediente potuto ridurre alla perfezione, propria a lui