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Thérèse me parait un être beaucoup plus interessant que Charlotte. Je plains peut-être davantage Werther; mais je me trouve plus disposé, ce me semble, à partager tout ce qu’ in spire au sauvage Ortis l’objet de sa passion». Del resto, poiché il libro italiano ha meritato molti lettori e l’attento esame de’ critici, e la fama del tedesco è accertata da piú numero d’anni, la lite della preminenza non può essere definita se non dal tempo. Se non che il tempo, con nuovi costumi, con teorie letterarie e morali contrarie alle odierne, con le vicende degl’idiomi, manderá forse in dimenticanza queste, con molte altre opere, che, malgrado la loro poco utilitá, commovono oggi tante opinioni.

VII. Effetti morali del libro

Per lo piú i romanzi della specie dell’Ortis sono nocivi, perché assegnano a’ protagonisti virtú e passioni, le quali o non sono riunite, o non sono sí assolute e sí forti negl’individui viventi: quindi la troppa perfezione ideale e il troppo bollore degli affetti ne’ libri. Quindi derivano due danni. L’uno che, quantunque alcuni lettori di migliore ingegno si disingannino prestissimo della perfezione impossibile, non perciò possono disingannarsi delle passioni, che sono generalmente piú attive appunto dove le facoltá intellettuali sono piú pronte; cosí che acquistano ne’ romanzi bisogno di attivitá di cuore piú agitata e continua. L’altro danno si è che il maggior numero de’ lettori, non avendo sortito né tanto vigore d’animo da sostenere la tempesta di perpetue passioni, né tanta mente da vedere quanto sia pericoloso il voler operare con tentativi di perfezione superiore all’umana natura, s’educano a ogni modo a ostentare di sentire piú che non sentono, onde far ammirare in sé le passioni che hanno ammirato

    passo qui riportato ha in altro incontro egregiamente detto: «La fiamme est plus contagieuse que la chaleur». Questo scrittore è il signor H Meister, autore della Morale naturelle, libro adottato da piú anni in alcune universitá. Il Teocrito svizzero disse di lui: «Piú che ad ogni altro de’ miei traduttori mi professo obbligato al signor Meister. il quale giurerei che il piú delle volte non guardava nelle mie poesie, ma nel fondo della mia anima» (vedi l’Elogio di Gessner del Bertola. p. 75, ediz. 1789). Euthanasie, operetta su l’immortalitá dell’anima, è forse il piú bello de’molti lavori letterari del signor Meister. Uno scrittore italiano la sta traducendo.