Pagina:Foscolo, Ugo – Prose, Vol. III, 1920 – BEIC 1824364.djvu/202

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Havvi tale frattanto che, quantunque dall’evidenza delle cose da me esposte convinto, osa gridare che la militare disciplina domanda ad alta voce un esempio; e che, sebbene il delitto non riesca chiaramente provato, è necessaria una esecuzione capitale per ispaventare coloro che meditano scelleraggini! Oh! se la scure e le carceri sole dovessero prevenire i delitti, non esisterebbe piú, non dirò milizia, o giudici, ma neppure società! Le vere vie della disciplina non sono assicurate dalle catene del carceriere né dalla scure dei carnefici, bensí nell’esempio e nell’avvedutezza di chi comanda; onde sapientissima era la disciplina romana, che puniva il centurione ed il decurione di tutte le colpe commesse dal soldato. Ma forse gli uffiziali hanno piú emolumento, piú onori, piú autorità, per avere meno doveri? Per affrontare con me questa opposizione, piacciavi, o giudici, di considerare che quegli esempi sono utili che si riflettono sopra molti individui, quando la morte di uno può essere di specchio a’ molti, che hanno o l’occasione o la propensione a pari delitto. Ma il delitto di oggi, ove fosse stato provato, esige uno straordinario coraggio, una matura e ferma deliberazione, un alto carattere; cose rare nella moltitudine, e per conseguenza di veruno esempio. Onde inumana cosa sarebbe di prevenire con una morte certa e presente un qualche attentato futuro ed incerto.

Ma, per appagare il simulacro della disciplina, coglierete voi l’opportunità di dissetarla nel sangue di un giovine militare nel fior dell’età, di un giovane il di cui ingegno non è soltanto limitato negli esercizi della sua professione, ma che esibisce tutti i frutti di un’utile e colta educazione, che possiede più lingue, che da sette anni siegue le insegne nostre non solo nelle liete fortune (come tale, che ora non mi giova di nominare, ha fatto vilmente) ma ne’ pericoli e nelle disavventure; che ha perduto un fratello per la repubblica; che scenderebbe sotterra desiderato da molti de’ suoi superiori, compianto da’ suoi camerata, e la di cui perdita rapirebbe alla patria un uomo intrepido, il quale anche in questo avvenimento, atto a turbare l’anima piú costante, si è portato con eroico coraggio e con filosofica tranquillità? Tuttavia, se la giustizia lo esige, si coprano di un velo