Pagina:Foscolo - Poesie,1856.djvu/267

Da Wikisource.

inno secondo. 249

Nepote d’Ottomano, allor l’Italia
515Alle Muse ricetto, e fu giardino
Alle Pecchie esulanti: e se al Penéo1
Fuggiano i lai della invisibil Ninfa,
Che ognor delusa d’amorosa speme,
Pur geme per le quete aure diffusa,
520E ’l su’ altero nemico ama e richiama;
Tanta dolcezza infusero le Grazie,
Per pietà della Ninfa, alle sue voci,
Che le lor Api, immemori dell’opra,
Oziose in Italia odono l’Eco
525Che al par de’ carmi fe dolce la rima.2
Del nuovo ospizio a vista, il drappelletto
Fabro del mèl si diparti in due schiere.
L’una, al lito approdando ove Po d’acque
Tanta preda riporta all’Oceàno,3
530Vide agresti fioretti, e lungo il fiume
Gran ciel prendea con negre ombre una selva
Strana d’allori, a imago di bizzarra
Gotica reggia i rami alti intrecciando,
Acutissimi in arco. Ivi una Fata,.
535Delle sorti presaga, avea quel bosco
Piantato per incanto, e assai novelli
Fiori ad arte cosparsi, onde allettate
L’Api sacre ponessero a lor prole
Quivi il primo alvear.4 Sovra que’ tronchi
540Scriveva Atlante i fasti di Ruggiero;
E donne innamorate, e vagabondi

    stantinopoli fu espugnata da Maometto II il 20 maggio 1453. Coi Greci faggiaschi dalla patria caduta in servità, i loro codici, la loro lingua, la loro letteratura passarono in Italia, e particolarmente in Firenze, ove avevano ricevuto grata ospitalità anco quattordici anni prima, quando vi fa tenuto il celebre Concilio per riunire la Chiesa greca colla latina. (Tiraboschi, Storia della letteratura italiana.)

  1. 516. Il Peneo è fame della Tessaglia, e che ha origine dal monte Pindo. Qui è posto per la intiera Grecia.
  2. 517-25. La ninfa Eco, amante spregiata da Narciso, per dolore si strusse e si converse in voce. — Il Poeta leggiadramente tocca della origine della rima nelle lingue moderne, e l’attribuisce all’eco, di cui dice non essere schive le sacre Api di Vesta rifugiate in Italia.
  3. 528-39. Intende della poesia romanzesca, levata a grande onore in Italia da Matteo Maria Boiardo gentiluomo ferrarese, ed autore dell’Orlando innamorato. Il Boiardo fiorì verso la metà del secolo 15º (Ginguené, Stor. della letter. ital.). Ferrara è situata non lungi dall’Adriatico, presso le foci del Po.
  4. 540-45. I mirabili fatti del Mago Atlante e di Ruggiero possono leggersi nell’Orlando