Pagina:Galiani, Ferdinando – Della moneta, 1915 – BEIC 1825718.djvu/287

Da Wikisource.

capo quarto 280


è bene il restare il danaro nel banco. Ed ecco la differenza tra i banchi delle repubbliche e que’ delle monarchie. Quelli sono atti a moltiplicar la moneta e a soccorrer lo Stato, e sono sostenuti dalla pubblica fede: perciò l'esserne la suprema potestá mallevadrice è buono. Questi sono unicamente buoni a custodire e meglio raggirar la moneta. Gli rende sicuri la virtú de’ privati e il rigore delle leggi, l’allontanamento d’animo del sovrano e l’esistenza del danaro depositato, sempre pronto ad esser renduto: e perciò chiunque ardirá proporre (come taluno v’è stato) di togliere il danaro da’ banchi, dopo che gli avrá garantiti il principe, e rimetterlo nel commercio, sará da me liberamente chiamato inimico della patria e della pubblica tranquillitá.

Meriterebbono gli ordini de’ nostri banchi, che sono tutti prudentissimi, essere fatti noti al mondo, potendone Napoli ritrarre onore; ed io l’avrei fatto volentieri, se dentro i confini della presente opera gli avessi potuti restringere. Ma non si può. Se ne potrá vedere alcuna parte descritta in un’allegazione, fatta, non sono ancora molti anni, in difesa d’un cassiere d’un banco, da uomo che fa onore alla patria ed alla prudenza legale. Le sole cose, che mi pare potriano esservi migliorate, sono:

I. Che tutti s’avrebbero quasi ad unire in un solo. Intendo dire che le fedi di ogni banco fossero liberamente accettate in ciascuno e pagate.

II. Che le contate di cassa si facessero tutte in uno stesso tempo in tutti i banchi in incerto giorno; sicché non potesse la frode d’un cassiere restar ascosa, colla falsa dimostrazione d’un credito, che abbia un banco sopra un altro.

III. Vorrebbe esser minore il numero de’ notai che possono autenticare; acciocché, potendone esser meglio note le firme, fosse meno facile l’abbaglio del pandettario, cioè di quell’officiale cui incumbe riconoscere la veracitá della fede.

IV. In ogni cittá riguardevole del Regno s’avrebbe a scegliere un notaio de’ piú onorati, l’autentica del quale, tenendosi registrata nel banco, non fosse controvertita: con che si aiuterebbe al comodo di chi vive nelle province. E se in qualche cittá,