Pagina:Galiani, Ferdinando – Della moneta, 1915 – BEIC 1825718.djvu/352

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346 note aggiunte nella seconda edizione


e molto meno chi dica quale dovea essere la prefissa quantitá de’ biglietti di banco da crearsi per non errare. Voglio adunque io dirne brevemente qui la mia opinione, restringendola per quanto potrò nei confini di una nota. Il contróleur Law dovea non dimenticar mai che l’oggetto solo, a cui si dirigeva la banca da lui stabilita, era stato quello di ristorare quel regno e farvi rientrar tutta la moneta, che le calamitá delle guerre ne avean fatta uscire, e cosí riparare a quel languore, in cui le manifatture ed il commercio eran caduti dal trovarsi lo Stato in certo modo dissanguato. Or dunque, a scioglier il problema di quante azioni dovea essere il fondo della banca, era facile la via. Dovea calcolarsi (e non era difficile) quanta era stata la moneta della Francia nel 1698, epoca della maggiore auge sua: supponiamola di cinquecento milioni di lire. Calcolarsi indi quanta ne potesse esser uscita: supponiamone trecento milioni. Dunque la banca, che con biglietti, vale a dir moneta di carta, s’impegna a far comparir come esistente la moneta uscita, bastava che fosse di trecento milioni di lire; giacché, avvenendo che, col riposo della pace, colle industrie ed il commercio rinvigorito, ritornasse l’antica quantitá di moneta, questa avrebbe servito ad estinguere i biglietti. Ma, perché non solo poteva negli anni di prosperitá rientrar la travasata quantitá di moneta, ma ben anche accrescersi ed oltrepassare quella che eravi nel 1698, poteva il Law con sicurezza estendere il numero de’ biglietti fino a quattrocento milioni. Quindici anni di pace doveano essere bastanti al pieno ristoro. In questo tempo dovea adunque operarsi il rimborzo di tutti i biglietti e la loro conversione in moneta effettiva, cominciandola a venti milioni l’anno ed accrescendola successivamente. In simil guisa mai non si sarebbero discreditati i biglietti, perché la prospettiva e la certezza di potersi una carta tra breve tempo convertir in moneta ne assicura sempre l’accettazione ed il corso. Dopo i quindici anni, dovea trovarsi abolita in tutto la banca; e, se alcuno credesse che convenga render perpetue e durevoli sí fatte banche, avverta che il continuare ad applicar medicine ad un corpo giá guarito è pessimo consiglio. Il Law abbagliò in questo: che egli credette potersi co’ biglietti estinguer tutti i debiti dello Stato, e quindi ne creò a proporzione della massa di tutto il debito della corona di Francia. Errore gravissimo e non perdonabile a sí grand’uomo; perché una cosa non ha che fare nulla coll’altra; perché non è né utile né eseguibile l’estinguere tutti i debiti dello Stato; perché infine, quando ciò si